Epic Games, software house nota per aver realizzato il videogame Fortnite che oggi conta oltre 350 milioni di giocatori in tutto il Mondo, avrebbe deciso di intentare causa contro Apple a suo parere detentrice di un monopolio di fatto nel mercato delle applicazioni per i dispositivi mobile. Si tratta in sostanza del punto culminante di una diatriba ormai in corso da mesi.
Tale iniziativa riguarderebbe gli Stati Uniti e farebbe seguito al risultato ottenuto dalla compagnia di Cary (Carolina del Nord) presso l’Authority Antitrust del Vecchio Continente. A tal proposito la Commissione Europea avrebbe già inviato alcune contestazioni alla Mela Morsicata per abuso di posizione dominante sia per quanto riguarda le applicazioni che per lo streaming audio.
Stando all’accusa lanciata dai responsabili di Epic Games, la Casa di Cupertino impedirebbe agli sviluppatori di terze parti di operare su tutti i dispositivi di riferimento per i propri titoli, la pubblicazione sull’App Store rappresenterebbe infatti una strada obbligata per mettere a disposizione degli utenti le applicazioni pensate per gli iDevice.
Ne conseguirebbe un obbligo di corrispondere a Tim Cook e soci tra il 15 e il 30% dei ricavi derivanti dalle App e dagli acquisti in-App, se invece un’azienda volesse realizzare una propria piattaforma per la distribuzione senza riconoscere alcunché ad Apple non potrebbe farlo se non violando le policy redatte per il marketplace di quest’ultima.
Epic Games aveva tentato di operare in autonomia sul fronte dei pagamenti ma tale decisione le era costata l’esclusione dall’App Store nel quale era riuscita a rientrare solo dopo l’ordinanza di un giudice. Ora Apple dovrà dimostrare di fronte ad un tribunale californiano che le accuse di monopolio mosse nei suoi confronti non sono fondate.