Il colosso delle aste online Ebay avrebbe deciso di trascinare Amazon in tribunale, l’accusa per la compagnia capitanata da Jeff Bezos sarebbe infatti quella di aver utilizzato pratiche illegati per il reclutamento dei venditori. Gran parte di questi ultimi potrebbero essere stati sottratti ad Ebay utilizzando proprio il suo sistema di messaggistica interna.
Sempre secondo l’accusa, Amazon avrebbe iniziato questa attività nel corso del 2015 per poi proseguire fino ad oggi. I venditori contattati in questo modo durante l’ultimo triennio sarebbero stati centinaia, anche se in assenza di dati è per ora difficile calcolare quanti di essi abbiano effettivamente deciso di migrare verso Seattle dopo essere stati contattati.
A riprova delle proprie affermazioni, Ebay avrebbe fatto riferimento ad alcuni account a suo parere appositamente creati per questa particolare campagna di recruiting. Essi sarebbero stati gestiti direttamente dal quartier generale di Amazon, come dimostrerebbero gli indirizzi IP dei terminali utilizzati per la loro attivazione.
In diversi casi tali account sarebbero stati generati esclusivamente per contattare i venditori di Ebay, numerosi poi i messaggi praticamente identici sia negli argomenti che nei contenuti spediti a destinatari differenti. A tal proposito verebbe citato l’esempio di un solo utente che avrebbe inviato 120 messaggi dello stesso tenore da 3 account in suo possesso.
Nonostante l’attenta attività di controllo effettuata da Ebay, quest’ultima si sarebbe accorta di quanto stava accadendo soltanto dopo la segnalazione di un venditore. Il reclutamento avrebbe riguardato diverse localizzazioni della piattaforma, coinvolgendo non soltanto gli USA, ma anche Francia, Gran Bretagna, Spagna, Australia, Singapore e persino l’Italia.