L’ultima iniziativa dei responsabili di Dropbox deve essere analizzata con attenzione perché potrebbe essere presto imitata da altre società che gestiscono servizi dedicati allo storage e alla sincronizzazione dei contenuti in Cloud. Essa riguarda infatti l’utilizzo delle risorse disponibili da parte degli utenti che dispongono di piani a pagamento.
Parliamo nello specifico della formula "Advanced", fino a poco tempo fa infatti essa permetteva di accedere a spazio illimitato per la conservazione dei file. Ciò avrebbe portato però ad abusi, come per esempio la rivendita dello spazio ad altri utenti e all’uso del servizio per attività non consentite dalla licenza d’uso, come per esempio il mining di criptovalute.
Advanced è stata pensata per i contesti aziendali e i team che sviluppano progetti in ambito collaborativo, essa prevede un costo mensile pari a 18 euro per utente che viene fatturato annualmente tenendo conto del numero di utilizzatori coinvolti. Questi ultimi devono essere come minimo 3, quindi non si tratta di un’opzione ottimale per il segmento consumer.
Con le modifiche apportate nelle ultime ore, lo spazio di partenza sarà pari a 15 TB per tutti gli utenti che fanno capo ad una sottoscrizione, verranno poi aggiunti 5 TB per ciascuna licenza fino ad una tetto massimo di mille TB. Come sottolineato dai portavoce dell’azienda, il 99% dei clienti utilizza meno di 35 TB e non dovrebbe quindi sostenere spese aggiuntive.
Dropbox introdurrà le nuove regole in via definitiva a partire dal I novembre 2023, i pochi utenti che utilizzano più di 35 TB verranno contattati per studiare soluzioni ad hoc in base alle loro esigenze. Rimane comunque il fatto che il cambiamento delle policy riguarderà tutti, compresi coloro che non si sono mai resi protagonisti di abusi.