Gli internauti della Penisola potrebbero essere pesantemente colpiti dalla messa off line dei server che, circa due anni fa, l’FBI aveva deciso di attivare (temporaneamente) per consentire la navigazione attraverso i PC infetti dal malware DNSChanger; un terminale italiano su mille, infatti, sarebbe stato colpito da questo Trojan horse.
Il 9 luglio, data prevista per la fine dell’operazione Ghostclick, il Belpaese potrebbe essere il secondo stato al Mondo per numero di Pc impossibilitati ad accedere alla Rete, il primo se si tiene conto del rapporto tra diffusione dell’infezione e numero di internauti.
Potenzialmente, DNSChanger potrebbe ammutolire i browser di oltre 26 mila terminali Windows distribuiti all’interno dei nostri confini nazionali, il malware ha infatti proprio lo scopo di intercettare i tentativi di connessione e di interferire con essi.
Prima che sia troppo tardi, si consiglia vivamente di effettuare una scansione della propria macchina per rilevare l’eventuale presenza di DNSCharger tra i propri file; per l’eliminazione dell’infezione è possibile utilizzare l’apposito removal tool disponibile sul sito di Avira.