Una rilevazione dell’Osservatorio Fintech & Insurtech della School of Management del Politecnico di Milano avrebbe permesso di rilevare un notevole incremento degli utenti che utilizzano servizi per il Digital Banking nel corso del lockdown che ha visto milioni di Italiani chiudersi in casa per contrastare la pandemia di Coronavirus (Sars-Cov-2).
Analizzando il dato relativo ad aprile 2020, mese durante il quale le limitazioni agli spostamenti personali sono state particolarmente severe, l’utenza di questo particolare tipo di servizi sarebbe cresciuta del 17% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nello stesso modo sarebbe stato registrato un aumento delle transazioni pari al 32%.
Interessante anche il dato riguardante l’attivazione di nuove utenze bancarie online senza la necessità di alcuna interazione fisica tra il cliente e l’istituto di credito, da questo punto di vista infatti l’incremento sarebbe stato pari al 75% anno su anno e nei momenti di picco la percentuale rilevata sarebbe arrivata a sfiorare i 200 punti.
Il Digital Banking starebbe diventando inoltre sempre di più mobile, le banche coinvolte nello studio (oltre una cinquantina) avrebbero osservato un ricorso sempre più marcato a dispositivi come smartphone e tablet, tanto che nel periodo considerato il numero di chi utilizza queste soluzioni avrebbe superato quello di chi preferisce una più tradizionale interazione via Desktop.
La migrazione verso il Digital Banking non avrebbe riguardato soltanto il segmento consumer, come prevedibile durante il lockdown sarebbe aumentato anche il numero di aziende che utilizzano servizio bancari online come per esempio i sistemi per l’e-payment, gli strumenti digitali per l’anticipo fattura e le piattaforme per la firma digitale.