Stando a quanto riportato dal Financial Times, la Commissione Europea avrebbe intenzione di richiedere l’imposizione di dazi doganali anche per l’importazione dalla Cina di prodotti dal prezzo inferiore ai 150 euro. Questi ultimi, spesso acquistati da piattaforme come AliExpress, Temu e SHEIN sono attualmente esenti da questo tipo di imposte.
I più attenti avranno sicuramente notato una similitudine con quanto avvenuto di recente per i veicoli elettrici importati dal Paese asiatico, quindi quelli prodotti da aziende come SAC, BYD e Geely, per i quali sono previsti dazi che vanno da poco più del 17% a poco meno del 40% che non potranno che impattare sui prezzi di vendita al pubblico.
EU takes aim at China’s Temu and Shein with proposed import duty https://t.co/th7noeJ8Gp
— FT China (@ftchina) July 3, 2024
Per quanto riguarda i veicoli elettrici, le maggiori imposte sono state motivate facendo riferimento agli aiuti di stato che sarebbero stati ricevuti dalle compagnie coinvolte. Nel caso degli articoli commercializzati a meno di 150 euro si tratterebbe invece di un problema di concorrenza dovuto in particolare ai prezzi non di rado estremamente bassi.
Una proposta non è necessariamente destinata a diventare una normativa e questa volta la Commissione potrebbe doversi confrontare con diversi ostacoli. Parliamo infatti di prodotti per i quali si devono scontare spese di spedizione elevate dovute alle distanze, questo senza contare le possibile accusi di protezionismo che potrebbero essere essere anche motivate.
Un altro problema riguarda i controlli doganali che in questo caso diventerebbero molto più frequenti. Considerando che soltanto lo scorso anno i confini europei hanno assistito al passaggio di più di 2.3 miliardi di prodotti provenienti da e-commerce asiatici, controllare questi passaggi potrebbe richiedere una quantità di lavoro difficilmente gestibile.