La cancelliera tedesca Angela Merkel non sarebbe l’unico capo di stato spiato dai servizi segreti statunitensi nel quadro del progetto PRISM alla base dello scandalo Datagate; nel complesso sarebbero infatti ben 35 i "potenti" le cui comunicazioni avrebbero subito intercettazioni negli ultimi anni.
A questo punto però la posizione della Casa Bianca e del presidente degli Stati Uniti Barack Obama sarebbe diventata veramente molto complicata; l’NSA (National Security Agency) come avrebbe potuto agire ad un livello talmente alto senza l’autorizzazione di Washington?
A consegnare ai servizi di intelligence la rubrica contenente i numeri di telefono personali di vari leader mondiali sarebbe stato un funzionario governativo; curiosamente tale rubrica non conterrebbe alcun nominativo, tale riferimento sarebbe stato ricavato tramite un confronto tra dati.
Mentre l’inquilino di Pennsylvania Avenue continua a giurare e spergiurare di non essere coinvolto nelle trame del suo stesso controspionaggio, il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz avrebbe definito i servizi segreti americani ormai fuori controllo, dando le dimensioni dell’attuale clima internazionale.