back to top

Datagate: Snowden chiede asilo all’Italia

Edward Snowden, l’ex analista della CIA che con le sue rivelazioni ha fatto esplodere lo scandalo Datagate, avrebbe chiesto asilo ad alcuni paesi tra cui anche l’Italia; l’uomo è attualmente ricercato dai servizi segreti e dalla polizia federale statunitense.

Ad oggi Snowden sarebbe in attesa di una risposta a seguito delle domande di asilo inviate a Islanda ed Ecuador, quest’ultimo è lo stesso paese che da mesi ospita il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, nei locali della sua ambasciata londinese.

Nel complesso, sarebbero 21 le nazioni alle quali l’informatico avrebbe chiesto asilo, a suo parere Barack Obama starebbe conducendo una vera e propria aggressione politica nei suoi confronti, questo perché Washington sarebbe fortemente preoccupata dalle reazioni dell’opinione pubblica contro il progetto PRISM.

Snowden sa benissimo che per la propria sicurezza è fondamentale mantenere alta l’attenzione mediatica su di sè, per questo motivo avrebbe affermato che presto rilascerà ulteriori dichiarazioni sulle strategie utilizzate dall’NSA per spiare le comunicazioni dei cittadini americani.

Pubblicità
Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

Leggi anche...

WSJ: NSA spiata dai Russi tramite l’antivirus Kaspersky

Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, un gruppo...

NSA: progetti Open Source su GitHub

L'NSA (National Security Agency), cioè i servizi segreti "interni"...

Twitter: non avrete i nostri dati

L'episodio che ha visto la Casa di Cupertino contrapporsi...

L’ICANN vuole una Rete più libera

I responsabili dell'ICANN (Internet Corporation for Assigned Names...

Gli 007 Britannici contro la Silicon Valley: è dala parte "del male"

Secondo i responsabili della GCHQ (Government Communications Headquarters), i...

Twitter fa causa al Governo americano

I vertici del colosso del microblogging Twitter avrebbero deciso...
Pubblicità