Secondo le previsioni formulate da VMware riguardo a quelle che saranno le minacce informatiche più diffuse nel 2022 il prossimo anno assisteremo ad un notevole incremento degli attacchi rivolti contro le infrastrutture critiche. In buona parte dei casi si tratterà di attività malevole basate sui ransomware con conseguente richiesta di riscatto.
Il panorama che ci si profila davanti non sembrerebbe essere dei più rassicuranti, tanto che i ricercatori del gruppo controllato da Dell avrebbero parlato di episodi in grado di sconvolgere la vita degli esseri umani, questo a causa di violazioni mirate all’interruzione di servizi indispensabili come per esempio quelli dell’energia, della sanità e della finanza.
Nel report si parlerebbe chiaramente della possibilità di cancellare interventi chirurgici, di dirottare ambulanze modificandone la destinazione e di impedire l’erogazione del carburante presso le stazioni di servizio. Il tutto con l’obbiettivo di generare panico e di costringere le organizzazioni colpite a pagare velocemente quanto richiesto.
Spesso si tratterà di attacchi rivolti contro grandi aziende, soprattutto quelle presenti nell’elenco di Fortune 500 che, oltre ad essere tra le più capitalizzate al mondo, sono anche quelle che gestiscono servizi a cui accedono quotidianamente milioni di persone. Un’eccessiva concentrazione degli attacchi potrebbe poi portare ad una sfiducia generale da parte dell’utenza nei confronti delle piattaforme.
Paradossalmente a favorire gli utenti malintenzionati potrebbe essere proprio la Digital Transformation che sta coinvolgendo tantissime realtà, si tratta infatti di un processo che durante gli ultimi anni ha subito una forte accelerazione a causa dell’emergenza pandemica, con tutti i limiti in termini di sicurezza che può aver un cambiamento eseguito in emergenza.