Il nome di John Carmack non è forse molto noto ma si tratta di uno dei più importanti programmatori a livello mondiale, noto anche per la sua bravura nello sviluppo di videogame. Entrato a far parte di Meta tempo fa, egli ha deciso di abbandonare l’azienda fondata da Mark Zuckerberg definendo il suo ex datore di lavoro troppo inefficiente per proseguire con la collaborazione.
Stando alle affermazioni dell’informatico statunitense, Menlo Park impiegherebbe un numero eccessivo di lavoratori, tempo e soldi per i risultati che riesce effettivamente ad ottenere. Le sue parole farebbero riferimento in particolare agli investimenti sulle soluzioni per la Realtà Virtuale e quindi alle tecnologie per l’implementazioni del Metaverso.
Nel corso dell’ultimo triennio Carmack ha ricoperto il ruolo di consulting CTO presso Meta, dedicandosi soprattutto agli aspetti legati alle Intelligenze Artificiali. A suo dire però i suoi consigli come consulente non sarebbero stati mai presi in considerazione, tanto che avrebbe maturato delle posizioni molto critiche nei confronti dello stesso CEO.
Sempre secondo Carmack, Meta starebbe lavorando a metà dell’efficienza che ci si aspetterebbe da una compagnia di queste dimensioni. Quest’ultima avrebbe sprecato miliardi nel Metaverso impiegando una quantità "ridicola" di persone e di risorse in modo talmente sbagliato da far pensare ad un involontario autosabotaggio dei progetti in corso.
Non sarebbe comunque la prima volta che il programmatore si scaglia contro le decisioni del gruppo per cui ha lavorato, in passato infatti egli si sarebbe dimostrato poco entusiasta del modo in cui viene sviluppato il metaverso di Horizon Worlds e del fatto che Meta abbia voluto realizzare un visore da ben 1.500 dollari come l’ultima versione del Meta Quest Pro.