Secondo la XV edizione del report "E-commerce in Italia 2021" di Casaleggio Associati, nel corso del 2020 il giro d’affari del commercio elettronico in Italia sarebbe stato pari a 48.25 miliardi di euro per una flessione pari al -1% rispetto all’anno scorso. Questo nonostante per motivi ben noti la propensione degli Italiani verso lo shopping online sia nettamente migliorata.
A determinare la decrescita sarebbe stato un calo del 58% a carico del settore "viaggi e turismo", fenomeno verificatori parallelamente ad un incremento di quasi tutte le altre categorie merceologiche a partire dal "Tempo libero", cresciuto di poco meno del 50% in un anno, della grande distribuzione organizzata (+36%) e soprattutto dell’alimentare (+63%).
A registrare un segno meno sarebbe stato anche il segmento "Spettacolo" che però, nonostante l’intrattenimento in presenza sia stato una delle vittime principali dell’emergenza pandemica, avrebbe subito una flessione relativamente contenuta pari a 9 punti percentuali anche per via della sempre più diffusa offerta di contenuti digitali.
Aumentano gli utenti, le aziende che vendono online ed il loro ricavi
In ogni caso l’utenza italiana di Internet sarebbe notevolmente cresciuta durante il 2020, a tal proposito si parla di ben 3.2 milioni di unità in più censite lo scorso dicembre per un incremento pari al 4.7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Contestualmente la percentuale di imprese che vendono in Rete sarebbe aumentata di 50 punti.
Buone notizie anche per quanto riguarda il fatturato di chi ha deciso di scommettere sull’e-commerce per incrementare il proprio business: il 68% delle aziende intervistate durante la rilevazione avrebbe ammesso un incremento dei ricavi a fronte di un 12% per le quali questa voce di bilancio sarebbe rimasta invariata e un 20% in flessione rispetto al 2019.