Gli sviluppatori di Mountain View hanno reso noto che a partire dal 15 marzo 2021 le applicazioni di terze parti non avranno più la possibilità di accedere alle API (Application Programming Interface) di Chrome Sync e Click to Call. Tale notizia riguarda in particolare i browser Web che vengono sviluppati utilizzando la codebase di Chromium.
Chrome Sync è un servizio che consente di sincronizzare e mantenere allineati i contenuti associati a varie funzionalità di navigazione (come per esempio i Segnalibri, le App del Chrome Web Store, la Cronologia, i temi, le password, le informazioni sulle App del Play Store e le schede attualmente aperte) tra diverse installazioni su dispositivi differenti.
Click to Call è invece una funzionalità telefonica, pensata in particolare per le installazioni sui device mobile, che permette di rendere un numero cliccabile per effettuare una chiamata direttamente da una pagina Web o altra tipologia di ipertesto aperta all’interno di un browser Web. Chromium è infine l’applicazione Open Source su cui si basano applicazioni come Chrome o Edge.
Alcuni browser avrebbero implementato feature appositamente per Chrome
La decisione di sbarrare la strada ad altri progetti sarebbe stata presa in seguito alla scoperta di browser di terze parti che in sostanza presentavano feature implementate appositamente per Chrome. I nomi di tali soluzioni non sarebbero stati svelati nè sarebbe semplice individuarle in quanto sono diversi i browser noti, tra cui il già citato Edge, Vivaldi e Brave, che si appoggiano alla codebase di Chromium.
Come specificato nel comunicato ufficiale pubblicato nelle scorse ore sul blog di Chromium, nessuna delle informazioni sincronizzate precedentemente alla scadenza ora definita verrà rimossa, in ogni caso chi desiderasse scaricarle potrà farlo da Google Takeout che consente ai titolari di un Google Account di esportare i propri dati in un archivio.