Frank McCourt, imprenditore statunitense del settore immobiliare a cui evidentemente non manca una certa disponibilità economica, ha deciso di investire ben 100 milioni di dollari nella realizzazione di una nuova piattaforma per il social networking dotata di un’infrastruttura decentralizzata basata sulla Blockchain. L’intenzione sembrerebbe essere quella di democratizzare un settore oggi in mano a pochi soggetti dominanti.
L’iniziativa prende il nome di Project Liberty e ha come obbiettivo quello di creare un nuovo standard, denominato Decentralised social networking protocol, grazie al quale gli utenti avranno la possibilità di migrare tutte le proprie informazioni da un social network ad un altro senza mai perdere la titolarita dei dati e il controllo su di essi.
A parere di McCourt l’evoluzione dei social network nel corso degli anni avrebbe trasformato questi ultimi in una vera e propria minaccia per la Democrazia, a pagarne le spese sarebbe stato anche il sistema capitalistico perché la concentrazione di un grande potere nelle mani di pochi avrebbe creato un vero e proprio limite alla libera concorrenza.
Project Liberty nasce in un momento particolarmente favorevole perché mai come oggi le Big Company hanno vissuto un momento di contrapposizione così evidente con le istituzioni americane, stesso discorso per quanto riguarda l’Unione Europea più volte pronunciatasi a favore della possibilità di scorporare i grandi agglomerati finanziari.
Tra i sostenitori del Project Liberty vi sarebbe anche Jack Dorsey, cofondatore e CEO di Twitter, convinto che attualmente il settore dei social media sia gravato da mancanza di competizione. Dei 100 milioni stanziati 75 andranno ai ricercatori della Georgetown University (Washington DC) e della Sciences Po (Francia) per l’implementazione del protocollo, altri 25 a imprenditori impegnati nella creazione di servizi basati su di esso.