La chiave di ricerca "BitTorrent", cioè il nome del noto protocollo per la condivisione di contenuti in Rete, non era mai sparita del tutto dai risultati prodotti dal motore di ricerca di Google, ma da circa 3 anni era stato rimosso dai suggerimenti di Mountain View.
Ora, questa keyword avrebbe finalmente ripreso il suo posto, i responsabili della divisione search enginering di Big G la avrebbero infatti cancellata dalla "lista nera" della parole proibite in quanto ricollegate a fenomeni di pirateria e violazione di proprietà intellettuale.
Sostanzialmente a BitTorrent sarebbe stata riconosciuta la natura di "protocollo neutro", esso in pratica rappresenterebbe soltanto un canale per il file sharing, ma non sarebbe stato concepito a priori come mezzo per consentire lo scambio o download illegale di risorse.
BitTorrent è stato spesso accusato di favorire la pirateria digitale, ma sarebbe largamente utilizzato anche in ambito tecnico, accademico e di ricerca per la condivisione di contenuti perfettamente legali come, per esempio, buona parte delle distribuzioni basate sul kernel Linux.