Mountain View avrebbe preso il controllo della Looker, società specializzata in soluzioni per il Big Data e l’analisi dei dati che conta alcuni importanti clienti nel suo portafoglio. L’acquisizione sarebbe costata ben 2.6 miliardi di dollari alle casse di Google, una cifra non da record ma abbastanza importante se si considera che Looker non è una società quotata in Borsa.
L’operazione potrebbe essere stata motivata dall’esigenza di rafforzare la Google Cloud Platform in un mercato che vede Big G terza protagonista dopo Amazon, con AWS (Amazon Web Services), e Microsoft, con Azure. L’integrazione con Looker dovrebbe permettere di migliorare ulteriormente BigQuery, framework per la gestione dei Dataset che rappresenta uno dei prodotti di punta di Mountain View.
Si tratta della prima importante acquisizione effettuata dalla divisione Cloud di Google dopo l’esordio di Thomas Kurian alla sua guida. Il dirigente era stato assoldato da Sundar Pichai e soci in virtù della sua lunghissima esperienza di manager presso Oracle, azienda che proprio durante la sua conduzione (nella divisione prodotti) aveva lanciato il noto e utilizzatissimo Oracle Database.
Stando a quanto riportato dagli analisti di settore, Kurian avrebbe in mente una strategia ben precisa: puntare sulle funzionalità dedicate all’analytics per la crescita del business. Questo dovrebbe incrementare la concorrenzialità di Google Cloud contro altri attori di mercato che per il momento offrirebbero strumenti di carattere più generale.
Fondata nel corso del 2012 presso Santa Cruz in California, la Looker impiega oggi circa 800 collaboratori. Valutata 1.6 miliardi di dollari nel corso del 2018, ha ricevuto finanziamenti privati per 281 milioni di dollari. Uno dei suoi diretti concorrenti è Microsoft Power BI, il servizio di analisi aziendale distribuito dalla Casa di Redmond.