Il successo riscosso da piattaforme come Bing Image Creator, DALL-E, Midjourney e Stable Diffusion è dovuto in particolare alla loro capacità di convertire con molta precisione brevi descrizioni in immagini. Fino ad ora Google era rimasta lontana da questo mercato, limitandosi a presentare un modello generativo fortemente orientato alla creazione di contenuti testuali.
Ora però le cose sono cambiate e l’azienda guidata da Sundar Pichai ha approfittato dell’appuntamento Google I/O 2023 per annunciare l’integrazione tra Bard, il chatbot di Big G presentato come alternativa a ChatGPT, e Adobe Firefly. Questo consentirà agli utilizzatori di inviare semplici prompt in formato testo ottenendo in cambio delle immagini.
Tra le altre novità di Bard vi è anche una maggiore integrazione con gli altri servizi di Mountain View. Per questa ragione, richiedendo ad esempio delle informazioni riguardanti un determinato luogo del mondo si riceveranno anche informazioni disponibili attraverso Google Maps e immagini prelevate dall’immenso catalogo del motore di ricerca.
Per fornire risposte più complete, e probabilmente in futuro anche per la monetizzazione, Bard dovrebbe essere presto integrato anche con piattaforme di terze parti tra cui Instacart (delivery di generi alimentari), Kayak (voli, hotel e noleggio auto), Khan Academy (tutorial gratuiti per la didattica e l’apprendimento a distanza) e ZipRecruiter (ricerca di personale).
Nel corso dell’evento Big G ha annunciato che grazie alla rimozione della lista d’attesa Bard è finalmente disponibile in 180 diversi Paesi. Per testarlo è possibile visitare questa pagina anche se, nel momento in cui viene scritto questo articolo, il servizio non sembra ancora disponibile per l’utenza italiana ("Bard isn’t currently supported in your country. Stay tuned!").