La ETNO (European Telecommunications Network Operators Association), un’organizzazione a cui fanno capo numerose aziende del Vecchio Continente specializzate nel settore delle telecomunicazioni, avrebbe in progetto di attaccare i colossi della Silicon Valley attraverso l’imposizione fiscale.
L’idea sarebbe quella di approfittare della prossima assemblea dell’ITU (International Telecommunication Union) che a fine 2012 sarà chiamata a decidere del futuro della Rete, per proporre una tassa contro Google, Apple, Facebook e compagnia.
Nel caso specifico, l’imposta dovrebbe colpire tutte quelle realtà che operano a livello internazionale e che producono gran parte del loro reddito in paesi diversi da quello in cui pagano le tasse; i pratica per l’ETNO queste ultime dovrebbero sottostare ad un regime fiscale già applicato per le telefonate internazionali.
Tale proposta avrebbe già attirato le ire della FTC (Federal Trade Commission) USA secondo la quale permettere ai paesi destinatari dei servizi di definire le tariffe per lo loro fruizione finirebbe per colpire in particolare le startup e le realtà economicamente meno solide che potrebbero invece fiorire in un contesto che garantisca il rispetto del principio di concorrenza.