I dirigenti della Casa di Cupertino hanno deciso di bloccare la vendita di prodotti Apple sul territorio russo, in questo modo Tim Cook e soci hanno deciso di contribuire alla causa ucraina che vede il Paese dell’Europa Orientale contrastare l’invasione russa. Tale sospensione sarebbe per ora priva di scadenza e potrebbe quindi protrarsi per molto tempo.
In ogni caso si tratta di una sorta di ufficializzazione della posizione di Apple nei confronti del conflitto, questo perché di fatto l’invio dei prodotti fisici di Apple era stato già bloccato come quello di buona parte della merce spedita da altri Paesi verso la Russia. Per il momento infatti sia il traffico aereo che quello navale non possono transitare.
La Russia, dove abitano oltre 140 milioni di persone, ha prodotto fino ad ora una quota rilevante delle vendite di Cupertino al di fuori delle realtà occidentali ma si trova comunque in condizioni di difficoltà economiche precarie sia a causa delle sanzioni internazionli che per via della svalutazione del rublo avvenuta nel corso degli ultimi giorni.
Apple blocca anche (alcune) app
Contestualmente la Mela Morsicata avrebbe deciso di bloccare alcune applicazioni russe presenti nell’App Store, di aggiornare le proprie mappe rimuovendo tutte quelle indicazioni che potrebbero recare danno ai cittadini ucraini e di porre alcuni limiti all’utilizzo della piattaforma per i pagamenti in mobilità Apple Pay sul territorio russo.
Non solo Apple: anche Google limita i propri servizi
Apple è solo una della aziende operanti nel settore high-tech che hanno deciso di offrire il proprio contributo contro l’azione di guerra voluta da Vladimir Putin, iniziative simili sono state intraprese da società come per esempio il colosso di Mountain View che ha deciso di modificare il servizio Google Maps per fornire un aiuto alla popolazione Ucraina.