Apple e OpenAI potrebbero presto trovare un accordo per l’introduzione di un chatbot AI basato su ChatGPT nel sistema operativo mobile iOS 18. In questo modo gli utenti che utilizzano un iPhone potranno interagire con la piattaforma di Sam Altman e soci direttamente dal proprio smartphone, usufruendo anche di servizi personalizzati.
Le indiscrezioni a riguardo parlano genericamente di un "chatbot popolare", qualunque cosa significhi una definizione di questo tipo. Come spesso accade in questi casi, Tim Cook e soci non avrebbero fornito troppe anticipazioni in proposito, la prossima WWDC (Worldwide Developers Conference) di giugno dovrebbe offrire però maggiori particolari.
APPLE SAID TO BE FINALISING DEAL WITH OPENAI TO USE CHATGPT AI FEATURES ON THE IPHONE – Bloomberg$AAPL is reportedly close to finalizing terms with OpenAI to integrate ChatGPT features into iOS 18, the next version of the iPhone OS.
Details of the partnership are still being… pic.twitter.com/yxucwwVlzy
— Wall St Engine (@wallstengine) May 13, 2024
La notizia di una partnership tra la Casa di Cupertino e OpenAI non può essere comunque confermata. Anche perché nei giorni scorsi si è parlato di un’altra possibile alleanza, quella tra la stessa OpenAI e Google, con cui portare il chatbot Gemini su iOS. Anche in questo caso non si hanno ulteriori notizie e la trattativa potrebbe essere semplicemente naufragata.
Dalla AI di Apple, inidipendentemente dal partner che la compagnia deciderà di scegliere, ci si aspetta comunque di poter sfruttare un modello on device, cioè implementato localmente. Tale caratteristica potrebbe riguardare però soltanto alcune funzionalità, mentre quelle che richiedono più capacità di elaborazione potrebbero essere affidate a server equipaggiati con componenti Apple Silicon.
Dal 10 giugno e fino al 14 capiremo quale strategia Apple abbia deciso di adottare riguardo all’AI. Un aspetto importante riguarda la possibilità che l’azienda decida di sostituire l’assistente Siri con una soluzione basata sui modelli generativi. Si tratta però di un’ipotesi (per ora) abbastanza improbabile, mentre ad essere più probabile è quella di un’integrazione.