Uno studio diffuso nelle scorse ore dalla Casa di Cupertino dimostrerebbe come l’ecosistema dei dispositivi Apple sarebbe molto meno sicuro se si permettesse agli utenti di installare applicazioni reperite al di fuori dell’App Store, in questo modo infatti si spianerebbe la strada a software dannosi come malware e spyware con rischi evidenti per dati e privacy.
Tale report sarebbe stato pubblicato in risposta ad alcune aziende, come per esempio Epic Games (Fortnite) e Spotify, che da tempo starebbero intraprendendo una vera e propria battaglia contro Tim Cook e soci per permettere ai proprio utenti di non passare dal market place della Mela Morsicata per utilizzare le proprie applicazioni.
Apple difende i propri interessi o la sicurezza dei dispositivi dei suoi utenti?
Queste ultime avrebbero tra i loro "alleati" anche la Antitrust europea, quest’ultima infatti starebbe cercando di capire se la posizione sempre difesa da Cupertino sia determinata dalla volontà di difendere un’ipotetica posizione dominante nel mercato delle App o trovi effettivamente ragione nella necessità di proteggere i propri clienti dalle minacce informatiche.
Epic Games e Spotify fanno parte inoltre della Coalition for App fairness, un’associazione di aziende nata con lo scopo di superare la logica degli store proprietari per i sistemi operativi. In gioco ci sono miliardi di dollari legati soprattutto agli acquisti in-App che le software house incassano soltanto parzialmente a causa delle commissioni pagate.
Da parte sua invece, Apple ha sempre osteggiato il sideloading (la possibilità di installare App pubblicate al di fuori della propria piattaforma), sostenendo che è stato proprio grazie al blocco di questa pratica che device come l’iPhone e l’iPad non sono assediate da applicazione malevole confezionate per sottrarre denaro e dati personali.