Sarebbero stati due ex dipendenti di un Apple Store newyorkese ad iniziare un’azione legale nei confronti della Casa di Cupertino accusata di effettuare perquisizioni non autorizzate a carico dei propri lavoratori; la denuncia potrebbe essere il preludio ad una Class Action.
In pratica, all’azienda californiana verrebbero contestate numerose ore non retribuite che gli impiegati avrebbero dovuto passare all’interno dei negozi della Mela Morsicata in attesa che venissero completati i controlli mirati all’individuazione di oggetti eventualmente rubati.
Nel complesso, verrebbe rivendicato un totale pari a circa 1.500 ore all’anno, i lavoratori dei punti vendita di Apple sarebbero stati costretti a rimanere in fila fino a 30 minuti al giorno mentre le loro borse venivano setacciate per scoraggiare i possibili furti.
I vertici dell’azienda capitanata da Tim Cook non avrebbero diffuso alcun comunicato ufficiale riguardo alla vicenda, inoltre, ad oggi non sarebbe stato effettuato un calcolo economico relativo a quella che dovrebbe essere l’entità di un eventuale risarcimento.