Stando a quanto comunicato nelle scorse ore da Mountain View, entro agosto 2019 gli sviluppatori di applicazioni Android dovranno fare riferimento come minimo al livello API (Application Programming Interface) 28 o successivo, per la precisione quello relativo alla versione 9 del Robottino Verde. Ciò dovrebbe garantire un maggior livello di sicurezza per gli utilizzatori.
Questa richiesta arriverebbe in seguito a pressioni provenienti dal governo cinese e dalla China’s Telecommunications Terminal Industry Association che avrebbe deciso di imporre un livello API non inferiore al 26, quello relativo ad Android 8, per le App pubblicate sui market place di aziende esterne a Big G come per esempio Huawei, Xiaomi, Baidu, Alibaba e Tencent.
La scadenza estiva dovrebbe riguardare unicamente le nuove applicazioni, mentre per quanto riguarda gli aggiornamenti dei titoli già in store la deadline sarrebbe stata fissata per novembre. I developer hanno quindi ancora diversi mesi per operare i necessari adeguamenti, eventuali ritardi verranno però puniti con l’esclusione fino ad aggiornamento completato.
Secondo quanto dichiarato in merito da Google stessa, ad oggi quasi il 100% degli spyware in circolazione cercherebbe di colpire applicazioni il cui livello API è uguale o inferiore a 22, passando il limite a 28 si dovrebbe riuscire a sbarrare la strada alla maggior parte delle minacce conosciute e il lavoro dei loro autori dovrebbe essere molto più difficoltoso.
Per l’occasione verrà modificato anche il comportamento del Google Play Protect, il sistema che monitora la sicurezza delle App utilizzate dagli utenti. In sostanza, dopo aver effettuato una scansione, la piattaforma si occupera di inviare un’apposita segnalazione nel caso in cui venga rilevato un livello di API inferiore allo standard di sicurezza rischiesto.