Meta (ex Facebook Inc.) non potrà acquisire la proprietà di Giphy, una delle piattaforme più note tra quelle che che permettono di trovare GIF animate online, a deciderlo sarebbe stata la CMA (Competition and Markets Authority) che è in pratica la corrispondente britannica della nostra AGCM (Autorita’ Garante della Concorrenza e del Mercato).
A motivare la mancata approvazione da parte dell’Authority sarebbero stati dei timori riguardanti i possibili effetti dell’operazione sulla concorrenza. Acquisendo Giphy, infatti, la società guidata da Mark Zuckerberg potrebbe assicurarsi un vantaggio eccessivo nei confronti degli altri social media e questo avrebbe delle ripercussioni anche per il mercato pubblicitario.
Da una parte infatti l’acquisizione di Giphy escluderebbe i competitor di Meta dall’accesso ad un database come quello di GIF virtualmente sterminato, dall’altra la disponibilità di quest’ultimo determinerebbe un ulteriore incremento di traffico a favore del network di Meta che tra Facebook, Instagram WhatsApp assorbe da solo oltre il 70% delle sessioni online nel Regno Unito.
Meta sembrerebbe ora intenzionata a ricorrere in Appello per difendere le proprie ragioni contro la CMA, le due organizzazioni sono inoltre da tempo al centro di uno scontro che nel suo momento culminante ha visto la società californiana ricevere una sanzione pari a più di 50 milioni di sterline per il mancato invio degli aggiornamenti richiesti nel corso di una verifica.
Secondo gli analisti, in questo momento il valore di Giphy dovrebbe aggirarsi intorno ai 400 milioni di dollari, Meta optò per la sua acquisizione con l’obbiettivo di integrarla in Instagram in modo da offrire un servizio più completo ai propri utenti. Il tentato passaggio di proprietà avrebbe però generato il rischio di rafforzare ulteriormente una posizione dominante.