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Anonymous: il down di Facebook non è colpa nostra

Alcuni giorni fa il social network più grande della Rete è risultato irraggiungibile in molte aree del Mondo; ad oggi ancora non si conoscono i dettagli tecnici relativi al malfunzionamento, così è sorto il sospetto che dietro al problema potesse esserci lo zampino di Anonymous.

Il noto gruppo di hacktivisti ha però respinto ogni accusa e negato un proprio coinvolgimento nella vicenda, del resto la nota crew avrebbe più volte sottolineato di non avere né i mezzi né alcuna motivazione di attaccare la creatura di Mark Zuckerberg.

Analizzando quanto accaduto a posteriori, sembrerebbe che il blackout abbia interessato vari continenti e in particolare le zone di Europa, Medio Oriente e Africa, anche in queste aree però non tutti avrebbero segnalato dei disservizi; in alcuni casi vi sarebbero stati dei semplici rallentamenti.

Il down prolungato di Facebook ha costretto molti utenti a spostarsi su servizi alternativi come per esempio la piattaforma per il microblogging Twitter e il social network concorrente Google+… qualcuno potrebbe aver approfittato dell’occasione per una migrazione definitiva?

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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