Nelle scorse ore Reddit ha ospitato un’accesa discussione riguardante la maggiore (se non eccessiva) severità di Mountain View nel decidere quali applicazioni pubblicare o mantenere nel catalogo del Play Store. Capiterebbe infatti frequentemente che un titolo venga improvvisamente rimosso senza concedere alcuna possibilità di appello alla software house coinvolta.
Le conseguenze di questo atteggiamento particolarmente restrittivo sarebbero in alcuni casi molto gravi, con aziende e sviluppatori che non di rado si vedono bloccare da un giorno all’altro un’importante fonte di ricavi. La "scure" di Big G tenderebbe a colpire indistintamente sia le applicazioni che i mobile games, soprattutto per contestazioni riguardanti la riservatezza e la sicurezza.
L’eventualità peggiore è naturalmente quella relativa al blocco definitivo dell’account, con l’impossibilità di proseguire la propria attività attraverso il market place. A Google verrebbe contestato soprattutto il fatto di agire troppo spesso unilateralmente, senza ricercare una soluzione in collaborazione con gli sviluppatori danneggiati.
Nel corso della discussione citata un professionista avrebbe testimoniato di essersi rivolto all’Unione Europea per capire se il comportamento della compagnia fosse legittimo, da parte sua però l’Europa avrebbe citato dei provvedimenti riguardanti Google Search e Google Shopping, ma nulla che riguardasse direttamente il Play Store.
In assenza di un’analisi oggettiva non è possibile stabilire da che parte stia la ragione, Google gestisce infatti una piattaforma popolata da milioni di titoli e molti dei controlli effettuati fanno riferimento a procedure automatizzate. Prevedere un sistema per la gestione e il recupero delle penalizzazioni potrebbe però non comportare uno sforzo eccessivo per una delle aziende più grandi del Mondo.