Jeff Bezos ha recentemente inviato la comunicazione annuale agli azionisti sottolineando i risultati raggiunti dal suo colosso del commercio elettronico nel corso degli ultimi 12 mesi. Tra i traguardi tagliati ve n’è uno particolarmente interessante per analizzare le scelte degli utenti in tema di servizi online: i 100 milioni di iscritti al programma Amazon Prime.
In un Web dove i navigatori sono sempre alla ricerca del risparmio la formula di Amazon sembrerebbe essersi rivelata vincente, essa prevede consegne molto più rapide, l’accesso a piattaforme accessorie (come per esempio lo streaming multimediale di Amazon Prime Video) e soprattutto costi di spedizione azzerati in cambio di un fee predefinito che in Italia è oggi pari a 36 euro l’anno.
Stando a quanto rivelato dal CEO di Seattle, il 2017 sarebbe stato in assoluto il miglior anno per Prime da quando esiste questo servizio, lo confermerebbero sia l’incremento delle vendite che quello del numero di sottoscrizioni. Da questo punto di vista sembrerebbe essere stata premiata una strategia basata sulla continua integrazione di nuove funzionalità.
Con gli anni infatti questa formula in abbonamento è stata notevolemente arricchita non concentrandosi unicamente sugli aspetti riguardanti la vendita dei prodotti. Ecco quindi la disponibilità di spazio illimitato per lo storage dei file sul Cloud e la possibilità di fruire gratuitamente di Twitch Prime che si sono andate ad aggiungere a feature più "canoniche" come per esempio le offerte lampo.
Il recente incremento del costo di adesione non sembrerebbe aver scoraggiato gli utenti nostrani dall’usufruire del servizio che, comunque, può essere provato gratuitamente per 30 giorni. Andrebbe poi sottolineato che in altri paesi l’abbonamento è ben più caro rispetto a quello della Penisola, negli USA, per esempio, esso ha un costo di 99 dollari l’anno.