Amazon sta lavorando a una nuova versione di Alexa alimentata dall’intelligenza artificiale generativa. Il suo lancio, originariamente previsto per ottobre 2024 è stato però rinviato a data da destinarsi. Secondo un recente rapporto del Financial Times, il progetto deve infatti superare diversi ostacoli tecnici prima di essere pronto per l’esordio nel mercato.
Il problema delle “allucinazioni” di Alexa
Uno dei principali problemi da risolvere è quello delle “allucinazioni,” ovvero risultati errati o falsi generati dall’intelligenza artificiale nella produzione degli output. Rohit Prasad, leader del team di intelligenza generale artificiale di Amazon, ha sottolineato l’importanza di ridurre queste imprecisioni ad un livello prossimo allo zero.
Dato che Alexa viene utilizzata quotidianamente per una vasta gamma di attività da milioni di utenti in tutto il mondo, le informazioni errate potrebbero compromettere l’esperienza di chi si affida all’assistente AI.
Un altro aspetto critico riguarderebbe la latenza delle risposte. Gli utenti si aspettano infatti risposte rapide e qualsiasi ritardo potrebbe ridurre l’efficacia del servizio. Il team di Amazon deve garantire inoltre che la nuova Alexa sia compatibile con centinaia di applicazioni e servizi di terze parti.
Prasad ha definito questo processo come un’impresa molto complessa considerando il numero di servizi che dovrebbero essere integrati nel sistema.
Amazon sceglie Claude per le funzionalità di AI
La nuova Alexa sarà alimentata dall’intelligenza artificiale offerta dalla piattaforma Claude di Anthropic e dai modelli interni di Amazon chiamati Nova.
Ad oggi si prevede che Alexa AI richiederà un abbonamento per il suo utilizzo, fornendo una nuova fonte di monetizzazione per l’azienda. Il lancio del servizio non sembra però imminente. Amazon deve ancora garantire che il sistema funzioni in modo quasi perfetto, implementare filtri per la sicurezza dei più piccoli e testare le integrazioni con tutte le piattaforme che dovranno essere supportate.