Andrea Cioffi, sottosegretario con delega alla competitività e agli interventi per il sistema industriale del Governo Giallo-Verde, ha recentemente anticipato i contenuti del progetto "Smarter Italy", un’iniziativa che dovrebbe incentivare l’adozione dell’e-procurement da parte della Pubblica Amministrazione nel periodo compreso tra il 2019 e il 2023.
Un piano per gli acquisti telematici
L’e-procurement, traducibile in Italiano con la locuzione "approvvigionamento elettronico", è sostanzialmente un processo che permette di acquisire beni e servizi digitalmente, attraverso Internet. Ad oggi il nostro Paese non avrebbe ancora definito normative, procedure e modalità organizzative coerenti con cui privilegiare questa modalità di gestione della domanda pubblica.
400 milioni per lo sviluppo di soluzioni ad hoc
Lo stanziamento iniziale previsto dal MiSE (Ministero dello Sviluppo Economico) per "Smarter Italy" è pari a 50 milioni di euro, messi a disposizione grazie ai fondi per lo sviluppo sostenibile. Per quanto riguarda invece l’intero quinquennio l’impegno economico da parte del dicastero presieduto da Luigi di Maio dovrebbe essere pari a 410 milioni di euro.
Il bando è stato strutturato in modo da non sviluppare le commesse sulla base delle forniture, per dar vita alle spese si prenderà invece in considerazione il fabbisogno di innovazione delle varie PA coinvolte. Le aziende interessate potrando quindi partecipare presentando dei prototipi o degli studi di fattibilità incentrati su soluzioni per l’e-procurement.
In questo modo Smarter Italy dovrebbe avvalersi di progetti che non sono stati ancora distribuiti sul mercato. Istituzioni e imprese collaboreranno condividendo sia i rischi che i benefici derivanti dalle innovazioni implementate, le aziende avranno però il vantaggio di non dover cedere i prodotti e i servizi implementati in esclusiva alla PA.