Il Digital Europe Programme é il primo programma dell’Unione Europea interamente dedicato al digitale e alla nuove tecnologie. Per la sua applicazione é stato approvato un finanziamento pari a oltre 9 miliardi di euro che verranno messi a bilancio per il periodo che andrà dal 2021 al 2027 e che dovranno quindi essere spesi nell’arco di 7 anni.
La dotazione economica stabilita dovrà essere impiegata per progetti di ricerca e sviluppo incentrati su soluzioni per la Cyber security, implementazione di supercalcolatori, applicazioni e algoritmi di Intelligenza Artificiale, tecnologie digitali per l’economia, la finanza e la società nonché per la diffusione delle competenze digitali all’interno degli stati membri.
Fortemente voluta dal vicepresidente della Commissione Andrus Ansip edalla commissaria Mariya Gabriel, questa misura ha un doppio obbiettivo: stimolare gli investimenti in comparti ad alto contenuto tecnologico destinati ad una rapida diffusione futura e creare nuovi posti di lavoro e iniziative imprenditoriali in settori innovativi.
Non tutto sarebbe però già deciso, infatti lo stanziamento previsto (lo scorso giugno) dovrà essere ridiscusso tramite una negoziazione tra il Consiglio Europeo e le rappresentanze parlamentari dei 28 stati membri. Ci si augura quindi che un’iniziativa volta a recuperare parte del terreno perduto dall’Europa nella digital transformation non venga sacrificata in favore di istanze particolaristiche.
Oggetto di discussione sarà molto probabilmente il grado di ingerenza che la Commissione potrà avere nelle singole decisioni di spesa, un argomento particolarmente importante in vista delle imminenti Elezioni Europee (previste per il prossimo maggio) e delle non poche rivendicazioni regionalistiche che oggi caratterizzano la vita politica della UE.