Come accennato nella lezione precedente, i blocchi costituiscono l’‘unità elementare di codice PL/SQL. Ogni blocco PL/SQL inizia con la parola chiave “BEGIN” e termina con la parola chiave “END” ed ogni istruzione compresa all’interno del blocco deve terminare con il punto e virgola. Avremo quindi una sintassi del genere:
BEGIN
istruzione1;
istruzione2;
END;
Più precisamente, la struttura di un blocco è costituita da 3 parti distinte:
- Sezione di dichiarazione
- Sezione di esecuzione
- Sezione per la gestione delle eccezioni
DECLARE
istruzioni;
BEGIN
istruzioni;
istruzioni;
EXCEPTION
istruzioni;
END;
Nessuno vieta l’‘annidamento dei blocchi, dove con questo intendiamo che all”interno di un blocco PL/SQL possono essere presenti altri sotto-blocchi. Potremo quindi avere qualcosa del tipo:
DECLARE
istruzioni;
BEGIN
istruzioni;
istruzioni;
DECLARE
istruzioni;
BEGIN
istruzioni;
istruzioni;
EXCEPTION
istruzioni;
END;
EXCEPTION
istruzioni;
END;
All”interno di un blocco possono essere presenti dei commenti. Se il commento si estende su di una sola riga potremo scrivere la nostra riga preceduta da 2 trattini come di seguito:
--commento su una sola riga
Se invece il commento si estende su più righe, piuttosto che far precedere ogni riga dai trattini come sopra, scriveremo tutto l’insieme tra le coppie /* e */ come di seguito:
/* questo è un commento
piuttosto lungo che si sviluppa
su più righe */