YouTube ha iniziato ad applicare con maggior rigore la norma secondo cui tutti i membri di un piano Premium Famiglia devono vivere presso lo stesso indirizzo del titolare dell’account. Ciò, dopo anni di tolleranza che hanno permesso una ampia diffusione di abbonamenti condivisi tra persone che risiedono in luoghi differenti e che spesso non appartengono, come richiesto dalle norme di utilizzo del servizio, allo stesso nucleo famigliare.
Recentemente, alcuni utenti di YouTube Premium hanno cominciato a ricevere email di avviso come questa:
Gli utenti che non risultano conviventi con il titolare dell’account ricevono una notifica in cui si avverte che, se entro 14 giorni non confermeranno la propria presenza all’indirizzo principale, perderanno i vantaggi del piano Premium — tra cui la visione senza pubblicità e l’accesso a YouTube Music — pur continuando a far parte del gruppo famiglia.
Questa mossa coincide con un periodo in cui YouTube sta sperimentando nuove formule di abbonamento per soddisfare meglio le diverse esigenze degli utenti. Tra queste, un piano specifico per “coppie” e una versione “Lite” a prezzo ridotto, pensata per rimuovere gli annunci da alcuni contenuti ma con limitazioni rispetto al Premium completo.
Come funziona il nuovo controllo di YouTube Premium
YouTube esegue un “check” elettronico mensile per verificare l’effettiva residenza degli utenti Premium Famiglia: in passato controlli simili esistevano ma non venivano applicati su larga scala. Ora, invece, l’algoritmo usa strumenti come indirizzi IP, dati di geolocalizzazione dei dispositivi e altre tracce digitali per accertarsi che ogni membro si trovi realmente allo stesso indirizzo dell’amministratore.
Reazioni degli utenti
La stretta ha suscitato reazioni contrastanti: molti esprimono frustrazione sul web, in particolare su Reddit, dove si evidenzia come l’interpretazione del piano Famiglia – oggi intesa rigidamente come “piano di convivenza” – differisca dalla percezione comune, che dava per scontato un utilizzo esteso a membri non conviventi. Come scrive un utente:
“So is it YouTube family or YouTube household?”
I commenti segnalano inoltre il rischio che questa restrizione spinga gli utenti a passare a piani individuali o a disdire del tutto l’abbonamento:
“Honestly these restrictions… push some folks back to pirating or just use free services”
Vecchia regola… nuovi ricavi
Non si tratta di un cambio formale nelle policy, dato che la clausola “stessa abitazione” era già parte delle condizioni fin dal 2023. Il nuovo elemento è l’azione concreta: un’applicazione sistematica della regola che prima era largamente ignorata.
Questa scelta, secondo molti, sarebbe mirata ad aumentare i ricavi, scoraggiare l’abuso dei piani familiari e incentivare l’adozione di alternative più personalizzate e remunerative per YouTube.
Per restare sempre aggiornato seguici su Google News!
