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WhatsApp cambia le policy e Signal diventa famosa

Come ormai tutti gli utilizzatori di WhatsApp sapranno, la nota applicazione per la messaggistica istantanea ha recentemente modificato le sue condizioni d’uso e richiesto ai propri utenti di accettarle entro l’inizio di febbraio. Le nuove policy prevedono che gli aderenti alla formula WhatsApp Business possano utilizzare in parte i contenuti delle chat per l’advertising sul network pubblicitario di Facebook.

Tale novità non riguarda direttamente l’utenza di WhatsApp che opera negli stati membri dell’Unione Europea, dove vige il GDPR (General Data Protection Regulation) che limita la condivisione di dati tra piattaforme, nonostante ciò diversi utilizzatori avrebbero deciso di valutare delle soluzioni alternative come per esempio Telegram e la meno conosciuta Signal.

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Signal è una realtà senza scopo di lucro la cui attività è sostenuta da tempo da grandi nomi dell’High Tech

Soprattutto quest’ultima, che curiosamente impiega un algoritmo di cifratura End-to-End creato dagli stessi sviluppatori che hanno implementato quello di WhatsApp, avrebbe registrato un improvviso incremento dei download nel corso delle ultime ore. Si tratta infatti di un’applicazione Open Source gestita da un’organizzazione no profit che non ha alcun interesse a monetizzare dalle proprie chat.

Tra i sostenitori della migrazione da WhatsApp a Singnal vi sarebbero anche alcuni nomi molto popolari dell’High Tech come per esempio Elon Musk. A ciò si aggiunga che anche Edward Snowden, noto per aver fatto emergere le attività di spionaggio dell’NSA a danno delle comunicazioni di milioni di cittadini, ha sempre promosso l’utilizzo di Signal.

Ad oggi WhatsApp conta circa 1.6 miliardi di utenti, sarà quindi molto difficile che questi ultimi decidano di abbandonare in massa un servizio condiviso con la maggior parte dei propri contatti, la vicenda che ha coinvolto l’applicazione di Menlo Park ripropone però il problema delle piattaforme private che da sole gestiscono buona parte delle comunicazioni mondiali.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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