Una vulnerabilità critica sta mettendo a rischio milioni di dispositivi Samsung Galaxy in tutto il mondo. La falla, identificata come CVE-2025-21043, consente ad attaccanti remoti di prendere il controllo completo degli smartphone inviando semplicemente un’immagine malevola.
La scoperta è stata fatta dal team di sicurezza di WhatsApp, che ha segnalato immediatamente il problema a Samsung. L’azienda sudcoreana ha confermato non solo l’esistenza del difetto, ma anche che esso è già stato sfruttato attivamente da cybercriminali.
Con oltre 3 miliardi di utenti mensili attivi su WhatsApp, il potenziale numero di vittime raggiunge proporzioni significative. La natura invisibile dell’attacco lo rende particolarmente insidioso, poiché la vittima non deve eseguire alcuna azione: basta ricevere l’immagine infetta perché l’exploit si attivi automaticamente.
Come funziona l’attacco
La vulnerabilità si trova in una libreria proprietaria di Quramsoft, usata per l’elaborazione delle immagini sui dispositivi Samsung. Si tratta di un difetto di tipo out-of-bounds write: quando lo smartphone tenta di processare un file alterato, viene generato un overflow di memoria che consente l’inserimento di codice arbitrario.
Se il codice viene collocato in un’area specifica della memoria, l’attaccante può convincere il sistema a eseguirlo, ottenendo così pieno controllo sul dispositivo. Questo tipo di compromissione, definito zero-click exploit, non richiede alcuna interazione da parte dell’utente, a differenza di phishing o malware tradizionali che necessitano di clic su link o download manuali.
Attacchi di alto profilo e spionaggio digitale
La complessità tecnica necessaria per sviluppare un exploit di questo livello fa pensare a operazioni condotte principalmente da stati-nazione o gruppi di intelligence con risorse considerevoli. I bersagli più comuni sono giornalisti investigativi, politici, diplomatici e personale governativo in settori sensibili come la difesa.
Nonostante la rarità di tali attacchi, la loro efficacia li rende estremamente pericolosi. Non si tratta inoltre di un caso isolato: solo il mese scorso, WhatsApp aveva corretto una falla simile che interessava gli iPhone, legata a un problema di autorizzazione nei messaggi di sincronizzazione tra dispositivi collegati.
Il pacchetto di aggiornamenti Samsung
Per contenere i rischi, Samsung ha rilasciato il Security Maintenance Release (SMR) di settembre 2025, che include patch di sicurezza sia da parte di Google sia sviluppate internamente. Oltre alle correzioni standard, l’azienda ha risolto 25 vulnerabilità ed esposizioni (SVE) classificate a gravità moderata o alta.
Nell’elenco delle falle corrette figurano diversi codici CVE, tra cui:
- CVE-2025-21032 (SVE-2024-2288)
- CVE-2025-21033 (SVE-2025-0012)
- CVE-2025-21025 (SVE-2025-0633)
- CVE-2025-21034 (SVE-2025-0659)
- CVE-2025-21026 (SVE-2025-0693)
- CVE-2025-21043 (SVE-2025-1702) – classificata come critica
Samsung ha precisato che alcuni fix potrebbero non essere inclusi nell’SMR corrente se già distribuiti in release precedenti. La società sottolinea inoltre che i tempi di rilascio degli aggiornamenti variano in base al modello di dispositivo, alla regione geografica e all’operatore telefonico.
La lista delle vulnerabilità corrette
Oltre alla falla più grave, Samsung ha risolto una lunga serie di vulnerabilità che interessano i propri dispositivi. Tra queste compaiono i codici: CVE-2025-48539, CVE-2025-27034, CVE-2025-48543, CVE-2025-0089, CVE-2025-48540, fino a oltre 50 vulnerabilità minori. La lista completa è stata pubblicata sul bollettino ufficiale di sicurezza di Samsung.
Secondo la comunicazione ufficiale:
“Oltre alle patch di Google e alle patch di Samsung Semiconductor, Samsung Mobile fornisce 25 vulnerabilità ed esposizioni (SVE) per rafforzare la fiducia dei nostri clienti nella sicurezza dei dispositivi Galaxy. Alcuni elementi SVE potrebbero non essere inclusi in questo pacchetto, nel caso fossero già stati distribuiti in versioni precedenti.”
Come proteggersi
Gli esperti di sicurezza consigliano agli utenti Samsung di installare tempestivamente gli aggiornamenti disponibili. Pur essendo attacchi solitamente rivolti a figure di alto profilo, la diffusione di exploit simili su larga scala non può essere esclusa. I dispositivi con software non aggiornato restano i più vulnerabili e rappresentano il bersaglio preferito dei cybercriminali.
Per ridurre il rischio è fondamentale:
- controllare regolarmente la disponibilità di aggiornamenti software;
- mantenere aggiornate le app di sistema e quelle di terze parti;
- evitare di ritardare l’installazione delle patch di sicurezza.
La vulnerabilità CVE-2025-21043 rappresenta uno dei casi più pericolosi degli ultimi anni per gli utenti Galaxy, poiché consente un controllo completo del dispositivo senza alcuna interazione dell’utente. L’unica difesa concreta resta l’aggiornamento costante del software.
Samsung, nel frattempo, continua a distribuire patch e a rafforzare il proprio Indice di Sicurezza (SSI) per garantire maggiore trasparenza sugli aggiornamenti. Tuttavia, la frammentazione del panorama Android resta una criticità che espone gli utenti a ritardi nella ricezione delle correzioni.
Per restare sempre aggiornato seguici su Google News!
