back to top

Per gli Italiani l’AI è un “supporto emotivo” contro noia e imbarazzo

Il Samsung Trend Radar 2025, realizzato in collaborazione con Toluna, delinea un quadro del rapporto tra italiani e intelligenza artificiale: l’AI non è più percepita come una semplice innovazione tecnologica ma come un supporto emotivo capace di alleviare ansia e stress legati alla vita quotidiana. Quattro italiani su dieci delegano già all’AI alcune attività ma fiducia, semplicità e tutela della privacy restano condizioni imprescindibili per un’adozione più ampia.

Delegare lo stress all’AI (ma con diffidenza)

Tra le attività più frequentemente affidate all’AI spiccano reclami, solleciti e pratiche amministrative (37%), considerate stressanti o imbarazzanti da oltre un terzo degli intervistati. Il 27% degli italiani vorrebbe liberarsi delle perdite di tempo legate a bollette e consegne, mentre il 30% eviterebbe volentieri le telefonate di servizio, percepite come una fastidiosa routine.

Pubblicità

La motivazione principale è di natura psicologica: il 76% del campione cerca di ridurre compiti noiosi, il 75% vuole risparmiare energie e il 74% desidera diminuire situazioni di stress. Quasi la metà degli italiani mantiene però una forte esigenza di controllo e dichiara di volersi occupare personalmente delle proprie attività per sentirsi più sicura.

Gli italiani vogliono tutela della privacy e semplicità dalla AI

L’indagine conferma che gli italiani vedono l’AI come un “alletato” che semplifica la vita e riduce lo stress, a patto che resti trasparente, sicura e facile da gestire.

Il 54% degli intervistati ritiene essenziale che l’AI sia facile da usare, soprattutto tra i Baby Boomer (66%). Seguono la protezione dei dati personali (49%) e la precisione nella comprensione dei bisogni (42%). Questi fattori rappresentano le condizioni fondamentali per trasformare l’AI in un “compagno” affidabile.

Lo smartphone emerge come l’hub principale di questa evoluzione: il 76% degli italiani lo considera il dispositivo ideale per interagire con l’AI. Per questo è fondamentale che tali device integrino strumenti come traduzioni in tempo reale, assistenti di scrittura e funzioni creative nel rispetto della privacy e della produttività quotidiana.

Iscriviti a Google News Per restare sempre aggiornato seguici su Google News! Seguici
Pubblicità
Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

Leggi anche...

Le relazioni sentimentali con le AI causano i primi divorzi

La diffusione dei chatbot AI starebbe generando un fenomeno...

Anthropic: primo attacco informatico “autonomo” con Claude Code

Anthropic ha reso noto di aver interrotto una campagna...

Coding: l’AI fa risparmiare tempo? Non sempre

L'uso di assistenti al coding basati sulla AI, come...

Google: nuove funzionalità AI per semplificare lo shopping natalizio

La stagione degli acquisti natalizi è ormai alle porte...

Su ChatGPT arrivano le chat di gruppo

OpenAI ha dato vita alla fase pilota delle chat...

Chatbot AI e disturbi alimentari: un legame pericoloso

La sempre maggiore diffusione dei chatbot AI sta creando...
Pubblicità