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Niente P2P senza blacklist

Tre ricercatori della University of California presso Riverside, hanno condotto una ricerca sui cosiddetti "fake users", finti utenti delle reti P2P interessati più a reperire dati sugli utilizzatori che ha condividere contenuti.

L’esito dello studio, consultabile su questa pagina, dimostra quanto sia facile che un indirizzo Ip e altre informazioni provenienti da un terminale possano finire nelle mani di organizzazioni come Media Defender pronte a sguinzagliare avvocati anche per un singolo Mp3 scaricato.

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Per quanto sia corretto ribadire che scaricare materiale coperto da diritto d’autore è una pratica illegale, è anche necessario proteggere la propria privacy con sistemi come PeerGuardian.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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