Teams, la piattaforma della Casa di Redmond per lo sviluppo di progetti in ambito collaborativo, è ora disponibile anche per i sistemi operativi basati su Linux. Per il momento il porting è disponibile soltanto come preview, ma si tratta in ogni caso della prima applicazione appartenente alla suite Office che viene implementata anche per l’ecosistema del "Pinguino".
Teams è una soluzione appositamente concepita per i contesti professionali, ad oggi le aziende che la utilizzano sarebbero oltre mezzo milione in tutto il Mondo, mentre gli utenti unici che accedono ogni giorno alle sue funzionalità supererebbero le 20 milioni di unità. Lo sbarco su Linux, e la conseguente interoperabilità con le installazioni su Windows, dovrebbe estendere ulteriormente il potenziale bacino d’utenza.
L’applicazione offre un set di strumenti per la comunicazione e la condivisione di risorse che la rende alternativa a client per la messaggistica istantanea, le chat e le videoconferenze come per esempio Skype della stessa Microsoft. Ha inoltre il vantaggio di integrarsi perfettamente con tutti gli altri tool della suite di produttività sviluppata dalla casa madre.
Il rilascio di Teams per Linux potrebbe essere però motivato dall’esigenza di concorrere direttamente con Slack, strumento per la collaborazione aziendale che da tempo viene supportato anche da diverse distribuzioni essendo disponibile sia sotto forma di package .deb (Debian e derivate) che come .rpm (Red Hat Linux, Fedora, Tizen..).
Il fatto che Linux occupi soltanto una quota marginale del parco installazioni Desktop non ha portato gli sviluppatori di Teams ad ignorarne l’esistenza (cosa che probabilmente Microsoft avrebbe fatto in un passato ormai lontano), si tratta infatti di un’alternativa alle piattaforme commerciali quali Windows e MacOS che viene utilizzata diffusamente nell’enterprise.
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