Meta sta testando il suo primo chip progettato internamente per l’addestramento di sistemi di intelligenza artificiale. Questa iniziativa punta a ridurre la dipendenza da fornitori esterni come Nvidia e a contenere i costi legati all’implementazione dell’AI.
Meta crea il suo chip proprietario per l’AI
Secondo alcune fonti vicine all’azienda, Meta ha giร avviato una fase di test su piccola scala del nuovo chip. Prevede inoltre di ampliarne la produzione se i risultati saranno soddisfacenti. Questo progetto rientra in una strategia di lungo termine volta a ridurre le spese che per il 2025 sono stimate tra i 114 e i 119 miliardi di dollari. Con una quota fino a 65 miliardi destinata solo all’infrastruttura AI.
Il nuovo chip di Meta รจ un “acceleratore” sviluppato specificamente per compiti di intelligenza artificiale. A differenza delle tradizionali unitร di elaborazione grafica, che sono utilizzate per gestire i carichi di lavoro AI, questo chip รจ ottimizzato per garantire maggiore efficienza energetica. La sua produzione รจ stata affidata alla taiwanese TSMC. Una delle principali aziende di semiconduttori a livello globale.
I test sono giร iniziati
Il test รจ iniziato dopo il completamento della prima fase di “tape-out“. Un passaggio critico nello sviluppo di semiconduttori che comporta la creazione di un prototipo funzionante in fabbrica. Questa fase puรฒ richiedere dai tre ai sei mesi e costare decine di milioni di dollari, con il rischio di dover ripetere il processo in caso di fallimento.
Il chip fa parte della serie MTIA (Meta Training and Inference Accelerator), un programma che in passato ha incontrato diverse difficoltร tra cui la cancellazione di un precedente progetto in una fase simile di sviluppo. Nel 2023 Meta ha perรฒ iniziato ad utilizzare un chip MTIA per l’inferenza, l’elaborazione delle richieste degli utenti, nei sistemi di raccomandazione di Facebook e Instagram.
Gli obiettivi di Meta prevedono che entro il 2026 i nuovi chip vengano utilizzati anche per l’addestramento di modelli AI. Partendo dai sistemi di raccomandazione per poi estendersi ai prodotti di AI generativa, come il chatbot Meta AI. Il Chief Product Officer di Meta, Chris Cox, ha recentemente dichiarato che l’azienda sta studiando delle strategie per ottimizzare sia l’addestramento sia l’inferenza dell’AI con i propri chip.