Un avvocato fallimentare dell’Indiana, anch’egli di nome Mark Zuckerberg, avrebbe intentato causa contro il CEO di Meta per un problema singolare: la sua identitร sarebbe stata ripetutamente confusa con quella del fondatore di Facebook dai sistemi di moderazione automatica della piattaforma.
La disputa di Mark Zuckerberg con Meta
Negli ultimi otto anni, la pagina professionale dell’avvocato su Facebook sarebbe stata sospesa ben cinque volte perchรฉ considerata un tentativo di impersonificazione. In realtร , Mark Zuckerberg (il denunciante) avrebbe utilizzato la piattaforma per promuovere la propria attivitร legale e comunicare con i clienti.
Nonostante una spesa di oltre 11 mila dollari in inserzioni pubblicitarie, ogni sospensione avrebbe compromesso la visibilitร del suo studio con conseguenti perdite economiche. Nei documenti presentati in tribunale, l’avvocato avrebbe ricordato di esercitare la sua professione da ben prima che l’omonimo fondatore di Meta raggiungesse la notorietร .
L’ammissione di Meta
L’avvocato avrebbe raccontato di ricevere spesso telefonate e messaggi destinati al CEO di Meta, compresi insulti, richieste di denaro e persino minacce. Ciรฒ anche durante eventi pubblici, come in una conferenza a Las Vegas dove un autista lo attendeva con un cartello attirando l’attenzione del pubblico che si aspettava di incontrare il miliardario della Silicon Valley.
Per gestire questa insolita condizione, Mark (S.) Zuckerberg ha creato un sito personale, iammarkzuckerberg.com, dove raccoglie episodi e riflessioni sulla propria esperienza di vita segnata dall’omonimia.
Meta ha riconosciuto la particolaritร della vicenda dichiarando di sapere che esistono piรน persone chiamate Mark Zuckerberg nel mondo e starebbe cercando di risolvere il problema.

