L’AI Act dell’Unione Europea introduce ora una serie di divieti per le pratiche basate sulle AI che sono classificate come dannose. Queste ultime sono state dettagliate nell’Articolo 5 e mirano a proteggere i diritti fondamentali e i valori dell’UE. L’intenzione è quella di prevenire gli usi impropri delle tecnologie AI in contesti anche molto differenti tra loro.
Le pratiche AI vietate dall’Unione Europea
Le nuove linee guida vietano innanzitutto la manipolazione e l’inganno. È quindi vietato l’uso di sistemi AI che impiegano tecniche subliminali o manipolative con l’obiettivo di distorcere il comportamento delle persone e causare loro dei danni. Sono poi vietati:
- lo sfruttamento delle vulnerabilità: le AI non possono approfittare di persone vulnerabili, come bambini, anziani o individui in situazioni economiche difficili per influenzarne il comportamento in modo negativo.
- Social Scoring: vietati i sistemi che classificano le persone in base a comportamenti sociali o caratteristiche personali portando a trattamenti discriminatori.
- Predizione del rischio di reato: non sono ammesse AI che prevedono il rischio di crimini basandosi esclusivamente su dati biometrici, profili psicologici o caratteristiche personali.
- Raccolta non mirata di immagini facciali: il divieto si applica ai sistemi che creano database di riconoscimento facciale raccogliendo senza autorizzazione immagini online o da telecamere di sorveglianza.
- Riconoscimento delle emozioni: vietate le AI che rilevano emozioni sul luogo di lavoro e nelle scuole, tranne per motivi di sicurezza o medici.
- Categorizzazione biometrica: proibiti i sistemi che deducono razza, opinioni politiche, appartenenza sindacale, religione, orientamento sessuale dai dati biometrici. Tranne in casi specifici regolati dalla legge.
- Identificazione biometrica remota in tempo reale: l’uso di AI per identificare persone in spazi pubblici è vietato, tranne per casi eccezionali legati alla sicurezza pubblica.
Applicazione e monitoraggio
Queste proibizioni entrano in vigore dal 2 febbraio 2025 e si applicano a qualsiasi sistema AI, indipendentemente dal fatto che sia stato immesso sul mercato prima o dopo tale data Le sanzioni e il monitoraggio formale da parte delle autorità di vigilanza partiranno da agosto 2025