Il cofondatore e CEO di Hugging Face, Clem Delangue, ha dichiarato che il settore dell’intelligenza artificiale non sta vivendo una bolla dell’AI ma una bolla degli LLM (Large Language Model) che potrebbe sgonfiarsi già nel corso del prossimo anno. Durante un evento organizzato da Axios, Delangue ha spiegato che l’attuale “ciclo di hype” privilegia eccessivamente i modelli generalisti, come quelli alla base dei chatbot conversazionali, mentre distorce la percezione del valore reale dell’intero comparto.
Le AI dovranno specializzarsi per sopravvivere
A parere di Delangue, oggi l’attenzione del mercato è troppo concentrata sull’idea che un singolo modello di grandi dimensioni, sostenuto da enormi risorse computazionali, possa risolvere dei problemi universali. Si tratterebbe però di una visione riduttiva: l’AI comprende domini applicativi molto più ampi, dalla biologia alla chimica, fino a immagini, audio e video. In questi ambiti, i modelli più piccoli e specializzati potrebbero garantire maggiore efficienza, costi inferiori e un migliore controllo da parte delle aziende.
L’esempio a cui ha fatto riferimento nel suo discorso è quello dei chatbot bancari che non necessitano di modelli capaci di discutere temi astratti ma di soluzioni dedicate, ottimizzazioni per la velocità, affidabilità e infrastrutture proprietarie. Per il CEO il futuro dell’AI sarà caratterizzato da più modelli verticali capaci di affrontare problemi specifici in modo mirato. Si avranno così anche dei vantaggi in termini di sostenibilità.
Sostenibilità finanziaria e continuità del mercato
Delangue ammette che una possibile esplosione della bolla LLM potrebbe avere un impatto anche su Hugging Face ma sottolinea che il settore è ormai abbastanza diversificato da rendere improbabile un contraccolpo in grado di coinvolgere tutto il sistema finanziario. L’azienda ha scelto di affidarsi ad una gestione prudente, con metà dei 400 milioni di dollari raccolti ancora disponibili. Per ora, quindi, non sono previste spese miliardarie come quelle di altri protagonisti del settore.
Una disciplina di questo tipo permette di sviluppare un modello di business a lungo termine in grado di resistere anche alle oscillazioni del mercato.

