La società russa Kaspersky ha rilasciato una versione per utenti domestici del suo antivirus dedicato a Linux. Fino ad oggi le soluzioni di sicurezza dell’azienda per il “Pinguino” erano state riservate esclusivamente all’ambito enterprise. L’arrivo di Kaspersky per Linux “Home” rappresenta a suo modo anche una conferma del successo della creatura di Linus Torvals presso un pubblico più ampio, con minori competenze tecniche.
Perché un antivirus per Linux
I malware per Linux siano statisticamente meno diffusi rispetto a quelli per Windows o macOS, ma la situazione starebbe cambiando. L’architettura di sicurezza di Linux, che è basata su un rigido controllo dei permessi utente e sull’uso di repository verificati, ha garantito finora una protezione elevata. Secondo Kaspersky, il numero di minacce contro a Linux è però cresciuto di circa venti volte negli ultimi cinque anni.
A questo proposito basterebbe citare la backdoor scoperta nel 2024 all’interno della libreria xz. Una delle più gravi mai registrate a carico dell’ecosistema Linux.
Scansioni in tempo reale con l’AI
Il nuovo antivirus Kaspersky è in grado di effettuare scansioni tramite l’AI con cui analizzare in tempo reale il comportamento dei file e dei processi. Il sistema monitora anche i dispositivi collegati, come le unità USB, e blocca automaticamente i contenuti sospetti. Sono disponibili anche un modulo anti-phishing, per segnalare i link pericolosi, e una protezione per i pagamenti online capace di verificare la sicurezza dei siti bancari prima delle transazioni.
Il software è disponibile in formato DEB e RPM per le principali distribuzioni Linux a 64 bit. Supporta Ubuntu, ALT Linux, Uncom e RED OS. Kaspersky offre tre piani di abbonamento, Standard, Plus e Premium, ed è prevista una prova gratuita di 30 giorni.
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