xAI, la societร fondata da Elon Musk per lo sviluppo di soluzioni basate sullโintelligenza artificiale, ha introdotto una nuova funzionalitร nel suo chatbot Grok: si chiamaย Grok Imagineย e consente di generare immagini e brevi video a partire da testi o immagini caricate dallโutente.
Sebbene lโidea alla base non sia particolarmente innovativa rispetto ad altri strumenti sul mercato, lโattenzione si รจ rapidamente concentrata su una delle opzioni offerte dal sistema, la cosiddetta modalitร ย โSpicyโ (in italiano “piccante“), che permetterebbe, secondo quanto riportato da chi l’ha giร provata, di creare contenuti erotici o sessualmente espliciti senza particolari limiti o filtri.
Modalitร “Spicy”: una novitร controversa
Attualmente disponibile esclusivamente per gli utenti iOS abbonati ai piani SuperGrok (circa 300 dollari lโanno) o Premium+ (84 dollari lโanno), Grok Imagine permette la generazione di video brevi a partire da unโimmagine di riferimento, creata attraverso il prompt testuale o caricata manualmente. Gli utenti possono scegliere tra quattro stili di animazione: Normal, Fun, Custom e, appunto, Spicy.
Secondo quanto dichiarato da Musk, nei primi giorni di disponibilitร la funzione ha giร superato i 34 milioni di immagini generate, un dato che testimonia un rapido incremento nellโutilizzo, ma che al tempo stesso ha sollevato interrogativi sulla capacitร del sistema di gestire contenuti potenzialmente problematici.
La modalitร Spicy: libertร creativa o strumento pericoloso?
Tra i primi a testare la funzione, il sitoย The Vergeย ha documentato la possibilitร di creare video deepfake di nuditร fotorealistica, anche a partire da volti di celebritร comeย Taylor Swift, senza che il prompt contenga istruzioni esplicite in tal senso.
Il risultato, secondo la testata, รจ un contenuto โsuggestivoโ che mette in discussione le politiche di moderazione della piattaforma.ย โLa modalitร sembra una causa legale in attesa di essere intentataโ, ha commentato Jess Weatherbed in unโinchiesta pubblicata il 5 agosto.
Al contrario di quanto accade con altri strumenti concorrenti โ comeย Veoย di Google oย Soraย di OpenAI โ Grok Imagine, secondo quanto documentato da The Verge, sarebbe privo di barriere efficaci per impedire la generazione di deepfake erotici o contenuti NSFW. Una scelta che, almeno nel breve periodo, ha attratto lโinteresse (e lโentusiasmo) di una fetta di utenza, ma che potrebbe presto trasformarsi in un fronte giuridico aperto.
Questioni etiche e implicazioni legali
La possibilitร di creare deepfake sessualmente espliciti, soprattutto senza il consenso delle persone rappresentate, tocca ambiti sensibili legati all’onorabilitร delle persone, alla privacy ed alย consenso digitale… considerazioni che potrebbero comportare la responsabilitร degli sviluppatori qualora venisse rilevato che non hanno fatto “tutto il possibile” per impedire l’uso distorto della tecnologia di Grock.
Negli Stati Uniti, il recenteย Take It Down Actย impone la rimozione rapida di contenuti pornografici non consensuali generati con lโintelligenza artificiale, e potrebbe rappresentare un primo banco di prova per il sistema di xAI.
Lโesperienza recente mostra che i contenuti generati da AI, anche se โfittiziโ, possono avere conseguenze reali, sia per le vittime di abusi digitali, sia per le aziende tecnologiche coinvolte nella loro diffusione. Il caso di Taylor Swift, giร bersaglio di fake nudes generati con software AI nel gennaio 2024, dimostra quanto il confine tra sperimentazione e danno reputazionale sia sottile.
Con Grok Imagine, xAI introduce una nuova generazione di strumenti di creativitร visiva basati su intelligenza artificiale. Tuttavia, la scelta di includere una modalitร comeย Spicy, priva di restrizioni efficaci, potrebbe esporre lโazienda a critiche e possibili azioni legali.
Se altre big tech hanno puntato su una moderazione stringente, la strategia โlibertariaโ di Musk sembra voler testare fino a che punto sia possibile spingere i limiti del generativo. Ma lโassenza di filtri oggi potrebbe trasformarsi in un pericoloso boomerang domani.

