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30 anni di JavaScript

Nel dicembre 1995 Netscape Communications e Sun Microsystems annunciarono JavaScript, un linguaggio di scripting pensato per rendere le pagine web interattive. Nato da una maratona di dieci giorni condotta dall’ingegnere Brendan Eich all’interno di Netscape, il progetto era destinato a cambiare per sempre la natura del web. Trenta anni dopo, JavaScript è utilizzato in oltre il 90% dei siti Internet e rappresenta il linguaggio più diffuso nello sviluppo, sia client-side che server-side.

Da “Mocha” a “JavaScript”

Il linguaggio nacque con l’obiettivo di offrire uno strumento leggero e accessibile anche a chi non fosse un programmatore professionista. Eich prese ispirazione da Scheme e Self includendo un modello a oggetti basato sui prototipi. La sintassi, simile a quella di Java, serviva invece a rassicurare la dirigenza di Netscape. In pochi mesi il progetto cambiò più volte nome, prima “Mocha“, poi “LiveScript” e infine JavaScript dopo un accordo con Sun che intendeva promuovere una sinergia commerciale con il linguaggio Java.

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I primi anni furono segnati dalle incompatibilità tra i browser. Soprattutto dopo che Microsoft introdusse la propria versione chiamata JScript. La svolta arrivò nel 1997, quando ECMA International definì lo standard ECMAScript per garantire una base comune per tutti i browser. Con la nascita di AJAX, nel 2005, e di Node.js, nel 2009, JavaScript andò oltre il browser e diventò una piattaforma completa per lo sviluppo di applicazioni web, mobile e desktop.

Una petizione per liberare il marchio “JavaScript”

Oggi JavaScript continua a dominare il settore del coding per il web. Viene utilizzato da oltre il 60% degli sviluppatori e l’ecosistema npm conta oltre due milioni di package. Nel contempo TypeScript, un suo superset con tipizzazione statica, cresce costantemente in popolarità.

Nel 2024 la community che ruota intorno al progetto ha lanciato una petizione per liberare il marchio “JavaScript” detenuto da Oracle in quanto il termine sarebbe considerato ormai di dominio pubblico.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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