I responsabili di YouTube hanno deciso di apportare alcune modifiche alle dinamiche di monetizzazione della piattaforme, i maggiori cambiamenti riguarderanno i cosiddetti spot non-skippable, quelli che non possono essere "saltati" per procedere con la visualizzazione di un video, che diventeranno sempre più presenti.
Fino al più recente aggiornamento delle policy, soltanto alcuni creator avevano la possibilità di inserire questa tipologia di annunci all’interno dei propri filmati. Ora questa opportunità viene offerta a tutti gli autori e saranno sempre di più i fruitori che dovranno visualizzare inserzioni pubblicitatarie per intero prima di passare al contenuto desiderato.
Per ragioni facilmente comprensibili, gli inserzionisti di YouTube sono disposti a pagare cifre più elevate per gli annunci non-skippable, di conseguenza i creator dovrebbero guadagnare maggiori occasioni di monetizzazione da questa novità. Bisognerà però valutare quella che sarà la risposta del pubblico al maggiore impiego di questo formato.
E’ possibile infatti che, almeno in fase iniziale, diversi utenti rinuncino alla visualizzazione di un filmato pur di non dover assistere ad uno spot completo. Proprio per questo motivo i gestori del servizio hanno deciso di imporre un limite di durata sufficientemente ragionevole perché compreso tra i 15 e i 20 secondi.
Diversi analisti (e fruitori) starebbero esprimendo delle perplessità riguardo al possibile abbandono degli annunci TrueView (cioè quelli che dopo alcuni secondi possono essere saltati). A tal proposito sarà fondamentale il ruolo dei creator che dovranno individuare il formato più adatto per il contenuto che desiderano proporre.