#saveyourinternet è il nome di una campagna di sensibilizzazione lanciata da YouTube contro l’approvazione dell’articolo 13 della nuova Legge europea sul Copyright, normativa che presto potrebbe essere applicata in tutti gli stati membri dell’Unione imponendo, tra l’altro, l’applicazione di un filtro contro la pubblicazione di contenuti protetti da diritto d’autore.
Così come fatto a suo tempo da Wikipedia, ma in quesl caso per scongiurare la cosiddetta "Link Tax", anche la piattaforma di streaming controllata da Google ha deciso di lanciare un allarme con cui chiamare a raccolta creator e semplici utilizzatori, a suo parere i soggetti più danneggiati da quanto previsto tramite l’articolo 13.
L’applicazione di un filtro preventivo si potrebbe infatti tradurre in ritardi nella pubblicazione dei video autoprodotti, perché diventerebbe necessario un processo di approvazione, nell’impossibilità di pubblicare filmati in cui sono presenti contenuti la cui provenienza non è verificabile e, naturalmente, in un importante dispendio di risorse economiche da parte dei titolari delle piattaforme.
Da questo punto di vista è utile chiarire che l’articolo 13 modifica sostanzialmente l’impianto normativo precedentemente applicato per la tutela del Copyright, con esso infatti la responsabilità di eventuali violazioni dovrebbe essere imputata a chi gestisce un servizio e non a chi materialmente carica i contenuti non consentiti su quest’ultimo.
Da parte sua la Commissione Europea ha voluto riaffermare che nulla dovrebbe cambiare per gli utenti finali, ma appare chiaro che dati i presupposti le cose potrebbero andare anche molto diversamente, se non altro per quanto riguarda l’offerta di contenuti. YouTube è tra l’altro una delle poche realtà che potrebbe implementare un filtro antipirateria sopportando lo sforzo richiesto, difficilmente però si potrebbe dire lo stesso dei progetti meno strutturati.