Stando a quanto riportato da Reuters, Google avrebbe bloccato il canale YouTube del canale televisivo russo DumaTV. La decisione sarebbe stata presa Sabato 9/4 per una "violazione dei termini di servizio di YouTube" ed avrebbe portato al blocco immediato del canale che trasmette le riunioni della camera bassa del parlamento Russo.
Secondo l’azienda statunitense si srebbe trattato di un’azione scontata e doverosa a seguito della violazione del regolamento della piattaforma di video streaming. Questo il commento dell’azienda:
Se scopriamo che un account viola i nostri Termini di servizio, adottiamo le misure appropriate.
La decisione di Google di bloccare DumaTV su YouTube, come era scontato, ha rapidamente attirato le ire dei funzionari russi. L’agenzia Roskomnadzor, che svolge il ruolo di regolatore delle telecomunicazioni in Russia, ha emanato un comunicato in cui chiede a Google di spiegare i motivi della sua decisione intimando, altresì, di ripristinare immediatamente l’accesso al canale YouTube di DumaTV. Questo quanto si legge nel comunicato di Mosca:
Roskomnadzor ha chiesto alla Google LLC, con sede negli Stati Uniti, proprietaria del servizio YouTube, di ripristinare immediatamente l’accesso al canale YouTube ‘Duma TV’ della Duma russa e di spiegare il motivo di tali restrizioni
Sembra scontato che, qualora Google non torni sui suoi passi, YouTube sarà la prossima vittima eccellente delle restrizioni Russe, unendosi a servizi quali Twitter, Facebook ed Instagram già bloccati da alcune settimane. Fino ad oggi YouTube è ancora raggiungibile dagli utenti in territorio Russo ma è probabile che quanto accaduto porti ad una rapida evoluzione della situazione.
Fermo restando la condanna alla Russia per quanto sta accadendo in Ucraina, sarebbe comunque opportuno che Google spiegasse quanto più chiaramente possibile quali sono i motivi esatti che hanno portato alla chiusura del canale YouTube di DumaTV in quanto chi scrive ha la ferma convizione che non si debba e non si possa rispondere alla censura con altra censura.