Mandato in pensione dalla Casa di Redmond l’8 aprile della scorso anno tramite lo stop ufficiale agli aggiornamenti di sistema, Windows XP sarebbe ancora oggi un sistema operativo molto diffuso; e non parliamo soltanto delle economie "emergenti", come alcune realtà asiatiche, da sempre restie ai dictat di Big M, ma anche di mercati "maturi" come quello europeo.
Secondo una rilevazione condotta dai ricercatori di Net Applications Windows XP occuperebbe ancora oggi un market share pari al 12.14%, un dato addirittura sottostimato rispetto a quello di Bitdefender, secondo la quale vi sarebbero paesi del Vecchio Continente come Ucraina, Ungheria, Romania e Polonia dove la quota relativa ad XP supererebbe ampiamente il 30% sul totale.
A rifiutare una migrazione verso sistemi operativi meno datati sarebbero quindi in particolare le piccole e medie imprese collocate nell’Europa dell’Est, le motivazioni di questo fenomeno riguarderebbero in particolare la preoccupazione che soluzioni più recenti non siano compatibili con le applicazioni utilizzate.
Il fattore economico sarebbe anche in questo caso dirimente, gli imprenditori ancora fedeli ad XP sarebbero disincentivati dall’aggiornare la propria infrastruttura tecnologica a causa degli ingenti costi per l’acquisizione delle licenze; ciò per tacere dei possibili cali di produttività dovuti ad un eventuale aggiornamento ad una configurazione meno datata.
A tal proposito sono però da citare anche le dichiarazioni di Microsoft a riguardo; secondo Satya Nadella e soci il market share di XP nell’Europa Orientale sarebbe invece molto più basso di quanto dichiarato da Bitdefender; detto questo il gruppo californiano non avrebbe comunque fornito percentuali a conferma della sua tesi.