Cosa si fa quando si vogliono eliminare definitivamente i dati dal disco rigido di un computer? Si effettua una formattazione completa e l’hard disk diventa (quasi) come nuovo pronto per essere riutilizzato o ceduto a qualcun altro. Ma la formattazione garantisce veramente la cancellazione di tutti quello che c’è in memoria? Nel caso dei terminali con Windows 11 sembrerebbe di no.
Un bug impedisce di resettare i file gestiti tramite OneDrive
Il problema riguarderebbe anche il suo predecessore, Windows 10, e sarebbe causato da un bug che probabilmente verrà risolto nelle prossime ore grazie ad un aggiornamento degli sviluppatori di Microsoft. Nello specifico a non venire rimossi del tutto sembrerebbero essere i file gestiti tramite OneDrive, anche in versione Business.
Per quanto riguarda invece l’origine del bug precedentemente citato, questo dovrebbe riguardare il funzionamento del meccanismo che permette di effettuare il ripristino del sistema, ciò deriverebbe da un aggiornamento (numero di rilascio KB5006670 per Windows 10) che la Casa di Redmond aveva reso disponibile nell’ottobre dello scorso anno.
L’update KB5006670 è tra l’altro già noto agli utilizzatori dei sistemi Windows in quanto dopo la sua installazione erano state segnalate delle problematiche riguardanti le stampanti di rete, in alcuni casi infatti esse risultavano irraggiungibili dopo l’upgrade. Tale malfunzionamento avrebbe riguardato soprattutto l’utenza business della piattaforma.
Stando alle notizie attualmente disponibili la formattazione parziale avverrebbe sia quando si tenta una procedura di ripristino manuale che quando si opta per quella da remoto. Chiaramente il bug coinvolge esclusivamente i file di OneDrive che sono stati scaricati sul terminale, mentre quelli salvati soltanto nel Cloud non sono interessati.