L’applicazione per la messaggistica istantanea WhatsApp, proprietà di Facebook, supporta ora la crittografia anche per i backup delle chat e dei media condivisi. Fino ad ora infatti l’applicazione cifrava soltanto i contenuti delle comunicazioni mentre le copie di sicurezza, come quelle memorizzate nelle piattaforme Cloud, non venivano crittografate.
La crittografia end-to-end era stata introdotta con lo scopo di mettere gli utenti al riparo dagli attacchi basati sulla tecnica del man in the middle, quella che potrebbe consentire ad un terzo estraneo di spiare le conversazioni tra due o più interlocutori, alterarle o sottrarre dati personali. Almeno in teoria neanche i tecnici del gruppo dovrebbero poter accedere ai contenuti protetti in questo modo.
La mancanza del supporto alla crittografia per i backup creava però un vulnus evidente, le stesse comunicazioni che venivano protette all’interno dell’applicazione potevano essere violate una volta effettuato il backup (in automatico o manualmente per la migrazione tra diversi dispositivi), semplificando la vita di eventuali utenti malintenzionati.
Come specificato nelle scorse ore dai portavoce di WhatsApp, i backup potranno essere protetti tramite un chiave di crittografia a 64 cifre o una password comunque modificabile in qualsiasi momento, per ora il sistema è disponibile per le copie di salvataggio memorizzate su GDrive e iCloud ma non è escluso che in futuro possano essere supportati altri servizi.
Per crittografare un backup è possibile seguire il percorso " Impostazioni > Chat > Backup delle chat > Backup crittografato end-to-end", da questo posizione si deve cliccare sul pulsante "Continua" per poi definire la password o generare la chiave. Concluso anche questo passaggio basterà selezionare "Fine" e attendere il completamente della procedura.