I vertici di Vodafone avrebbero rifiutato la proposta di fusione formulata da Iliad, operatore interessato alla creazione di una nuova società a cui avrebbero fatto riferimento gli utenti di entrambe le compagnie. Se fosse andata in porto, l’operazione avrebbe portato ad un risultato simile a quello che determinò la nascita di Wind Tre a fine 2016.
L’offerta di Iliad prevedeva il pagamento di 6.6 miliardi di euro in contanti più 2 miliardi in finanziamenti per i soci. L’offerente avrebbe incassato invece 400 milioni in contanti e 2 miliardi di finanziamenti per i soci. L’obbiettivo era quello di dar luogo ad una fusione paritetica con cui entrambe le parti avrebbero avuto una partecipazione pari al 50%.
é utile ricordare che questo non sarebbe stato il primo tentativo da parte di Iliad di unire i propri asset con quelli di Vodafone. Nel febbraio del 2022, infatti, il gruppo si sarebbe fatto avanti con un’offerta pari a 14 miliardi di euro ricevendo una risposta negativa. Allora il board di Vodafone ritenne che il valore della compagnia fosse stato sottostimato.
Di un possibile ritorno alle trattative si cominciò a parlare a maggio 2023 ma stando alle ultime notizie neanche questa volta si sarebbe riusciti a trovare un accordo in grado di soddisfare entrambi i negoziatori. A questo punto, però, é sempre più improbabile che le due società possano trovare una posizione comune nel prossimo futuro.
Iliad says Vodafone rejects proposal to merge Italian units https://t.co/YVoBZ2ZX2B pic.twitter.com/u9ev1FKDnS
— Reuters (@Reuters) January 31, 2024
A conferma di ciò vi sarebbero le più recenti dichiarazioni dei portavoce di Iliad Italia, azienda che dopo l’esordio nel maggio del 2018 ha raccolto oltre 10 milioni di clienti, secondo cui in mancanza di una fusione con Vodafone la compagnia potrà comunque proseguire con la strategia standalone che ne ha determinato il successo nella Penisola.